Saddam Hussein termina la sua fuga dalle forze americane il 14 dicembre 2003. L’ex rais dell’Iraq si nascondeva a Tikrit.
Il 14 dicembre 2003 gli Stati Uniti annunciano al mondo la cattura di Saddam Hussein.
“We got him!”
Paul Bremer, capo dell’autorità provvisoria in Iraq, dichiara: “Ladies and gentlemen, we got him“.
La cattura di Saddam Hussein
Dopo l’operazione militare lanciata a marzo, Saddam aveva perso il potere e si era dato alla fuga. Il cerchio intorno all’ex rais si stringeva sempre di più, nella zona di Tikrit, a nord-ovest di Baghdad, luogo natale e feudo del 66enne. L’Operazione Alba Rossa si concluse con la cattura dell’ex dittatore, scovato in un buco di ragno, assieme a due guardie del corpo.
Processo e impiccagione
Sottoposto a processo dal 2005 per crimini contro l’umanità, il 5 novembre 2006 il tribunale speciale emise la sentenza di condanna a morte. Il giorno dopo l’impiccagione, il corpo di Saddam Hussein fu consegnato al capo della tribù di origine. Il suo cadavere, lavato ritualmente da un imam sunnita, avvolto nel sudario e deposto in una bara coperta dalla bandiera dell’Iraq, fu sepolto nella tomba di famiglia nei pressi del villaggio natale, accanto ai figli ‘Udayy e Qusayy e al nipote quattordicenne Mustafà Hussein, figlio di Qusayy. La tomba fu distrutta nel 2015 nel corso di combattimenti tra l’Isis e le forze di sicurezza irachene: il corpo di Saddam Hussein era stato in ogni caso prelevato dai fedelissimi dell’ex dittatore e messo al riparo in altro luogo.